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Struttura schede floristiche

Per ciascuna specie è stata elaborata la scheda descrittiva, corredata di relativa foto, contenente le seguenti informazioni:
il nome scientifico, in neretto corsivo (che comprende il binomio composto rispettivamente da genere e specie), seguito dalle iniziali dell’Autore che per primo lo ha descritto;

  • il nome comune, tra parentesi sottolineato;
  • la famiglia (categoria sistematica) di appartenenza;
  • una breve descrizione botanica (per la comprensione dei termini tecnici si rimanda ad un dizionario di botanica);
  • l’ecologia, cioè le notizie principali sull’habitat e, tra parentesi, l’ampiezza altitudinale entro la quale la specie è più frequentemente distribuita in Italia;
  • il periodo di fioritura; la forma biologica (vedasi sotto);
  • la distribuzione generale della specie (vedasi sotto);
  • infine, a volte una nota per ulteriori notizie (N. B.: le prescrizioni curative, indicazione e posologia, sono orientative e richiedono la supervisione medica).

Le specie sono riportate in ordine alfabetico per “nome scientifico".

La forma biologica indica il portamento della pianta in relazione agli adattamenti di cui dispone per superare la stagione avversa; è stato utilizzato il sistema (Raunkiaer, 1907) che ha definito:

  • Terofite: le piante annuali che passano l’inverno sotto forma di seme.
  • Elofite: le piante erbacee le cui gemme perennanti sono immerse nel fango.
  • Idrofite: le piante acquatiche completamente immerse, che conservano le gemme sui fondali fangosi, o galleggianti nell’acqua.
  • Geofite: le piante erbacee perenni che nel periodo sfavorevole mantengono le gemme in fusti metamorfosati sotterranei (bulbi, rizomi).
  • Emicriptofite: le piante erbacee perenni che mantengono le gemme a livello del suolo protette dai resti secchi delle foglie che annualmente vengono rinnovate.
  • Camefite: i piccoli arbusti con parti basali legnose e quelle aeree persistenti, ma che non superano i cm 25 dal suolo.
  • Fanerofite: le piante che conservano le gemme su rami legnosi sopra cm 20 dal suolo (alberi e arbusti); tra queste ci sono le Nano-Fanerofite, arbusti alti fino a 2-3 metri.

Ogni forma biologica, inoltre, ha dei sottotipi in base al portamento.

La distribuzione, invece, indica una certa area geografica (chiamata “areale”) che ogni specie occupa con le sue popolazioni. L’areale dipende da vari fattori, tra questi il clima, l’altitudine e la latitudine. Specie diverse che hanno areali simili, vengono incluse nello stesso gruppo o “tipo corologico” (all’interno del quale vi possono essere dei sottogruppi). In riferimento ai principali tipi corologici, sono:

  • Endemiche: le specie con areale ristretto ad una regione o ad alcune regioni; sono le più interessanti, in quanto caratterizzano la flora di un territorio.
  • Circum-Mediterranee: le specie il cui areale interessa le coste del bacino del Mediterraneo.
  • Euro-Mediterranee: le specie che estendono il loro areale dal Mediterraneo all’Europa media.
  • Europee: le specie che estendono il loro areale al continente europeo.
  • Euro-Asiatiche: le specie il cui areale interessa i territori temperati dell’Europa e dell’Asia; tra queste si distinguono le Euro-Siberiane (che interessano solo la parte settentrionale dell’Eurasia), le Paleotemperate (che oltre nell’Eurasia temperata si estendono in Africa Settentrionale) e le Circumboreali (il cui areale interessa tutto l’emisfero settentrionale).
  • Cosmopolite: le specie diffuse in tutti i continenti.

Opere consultate per la redazione delle schede:
Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia. Edagricole.
Raunkiaer C., 1907 - Planterigets Livsformer og deres Betydning for Geografien. Kobenhavn og Kristiania.
Spampinato G., 2002 - Guida alla flora dell'Aspromonte. Laruffa Editore.

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