Il parco Proserpina
Alle porte della Zona A della Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, in piena zona B della Riserva stessa, è ubicato il Parco “Proserpina” di competenza dell’Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali di Enna.
Il Parco, intitolato alla dea rapita da Plutone, nasce per iniziativa del Lions Club di Enna e dell’Azienda Provinciale Foreste Demaniali che accogliendo la proposta del Club Service ha messo a disposizione del pubblico 2.5 ettari del Vivaio Forestale.
Inaugurato il 16 ottobre 2011, è un luogo immerso nel verde dove sono presenti parecchie essenze arboree e dove in silenzio è possibile avvistare, tra gli uccelli dell’area, il Rampichino; sono presenti viali delimitati da siepi, panchine e giochi per bambini che permettono a grandi e piccini di trascorrere piacevoli e rilassanti pause della routine.
Nell’arco del 2012, per migliorare la fruizione del luogo, un contributo è stato dato dall’Università degli Studi di Enna “Kore”, che ha progettato e curato dal punto di vista scientifico dei pannelli divulgativi che l’Azienda Foreste ha posizionato all’interno del Parco:
- “Il Mito del Ratto di Proserpina” con la foto del famoso capolavoro del Bernini e le foto di produzioni di artisti ennesi, che fanno da cornice al mito del Lago.
- “La Storia del Villaggio Pergusa” con foto storiche di collezionisti ennesi, che accompagnano il visitatore dalla nascita del Villaggio ai giorni nostri.
- “La Selva Pergusina” con la descrizione dello storico bosco con le piante e gli animali tipici.
- “La Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa” che mostra le peculiarità della Riserva, tra cui il “Pollo sultano” specie simbolo della Riserva stessa.
- “Le Riserve gestite dall’Azienda Foreste Demaniali di Enna”, con foto e sintetiche descrizioni che invitano il visitatore a raggiungerle e visitarle.
- “L’Area Archeologica di Cozzo Matrice” con foto degli scavi del 1978-79 condotti dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna.
Inoltre nell’ambito dello stesso progetto la Kore ha determinato circa 50 specie arboree e per molte di esse ha curato le “tabelle botaniche” che conducono il visitatore alla conoscenza delle piante presenti nel Parco; per ogni pianta è specificato: la famiglia botanica di appartenenza, il nome scientifico, il nome comune e l’areale di distribuzione.