Centro di Recupero per la Fauna Selvatica
All’interno della Riserva Rossomanno Grottascura Bellia, tra la pace dei boschi e il canto melodioso degli uccelli, si trova il Centro di Recupero Fauna Selvatica per la provincia di Enna, gestito dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Inaugurato nel luglio 2005 con il patrocinio dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, della Provincia Regionale di Enna, dell’Azienda Foreste Demaniali e della LIPU stessa, sorge con l’intento di offrire il ricovero e le cure necessari ad animali selvatici e in particolar modo volatili, frequentemente vittime di cacciatori e bracconieri. Al suo interno operano un gruppo di volontari che si cimentano quotidianamente nel soccorso e nel sostentamento di questi esseri allo scopo di restituire loro la libertà ove possibile, se i danni arrecati sono recuperabili.
Il Centro funziona anche come laboratorio di educazione ambientale indirizzato soprattutto alle nuove generazioni con l’obiettivo di stimolare in loro la sensibilità nei confronti di esseri affascinanti e degni di rispetto quali i selvatici, per tale motivo è dotato di un’aula e di voliere didattiche, in queste ultime i volatili irrecuperabili possono, con le dovute cautele, essere osservati dai visitatori.
Esso è costituito anche da voliere di riabilitazione non visitabili in quanto ospitano uccelli che si prevede di reintrodurre in natura e che pertanto devono avere il minimo contatto con l’uomo, da una nursery per l’accoglienza dei pulli e da alcuni box per mammiferi. E’ dotato inoltre di un comparto infermieristico, di una sala chirurgica con apparecchi radiologici per le operazioni di soccorso e di una piccola foresteria per accogliere gli operatori del servizio civile o coloro che al Centro effettuano un campo di volontariato estivo.
Gli animali che vengono ricoverati sono per lo più uccelli rapaci (falchi, poiane, barbagianni, gufi, allocchi, civette), ma anche passeriformi sottratti all'uccellagione, uccelli legati all'ambiente acquatico del vicino Lago di Pergusa (tarabusini, aironi cenerini, gabbiani, anatidi) ed esemplari di altri vertebrati (volpi, ricci, istrici, ecc.). Le più comuni patologie dalle quali essi vengono colpiti sono fratture alle ali dovute a spari, ferite da filo spinato, o scontri con auto e avvelenamenti per aver ingerito cibi trattati con diserbanti.
Per quanti fossero interessati alla visita del centro possono contattare i numeri 339-2015593 e 339-7133140 o l'indirizzo e-mail: lipuenna@tin.it; contatti che valgono anche per la segnalazione e il recapito di animali selvatici feriti.
Avete trovato un animale selvatico ferito o in difficoltà ? scarica il manuale (PDF)